Coraggio, amico

Amico mio, deciditi e buttati,
mettiti insieme agli altri,
cammina con loro, senza paura.
Sulle strade accanto a te ci sono io.
Con il mio perdono.
Con al mia forza. Con la mia grazia.
Con la mia gioia.
Non ti tolgo dalle difficoltà.
Ti dò la forza per superarle
e la promessa di una vera vita.

Eccomi Signore, un nuovo giorno inizia ed io son qui che aspetto la tua Benedizione: sia su di me la tua grazia affinché io non tema nel cammino che debbo fare. Le mie mani siano operose e le mie labbra siano sempre pronte a ringraziarti: dammi Signore la forza per combattere la mia grande debolezza, quella di non essere mai troppo pronto a fare la tua volontà.

Signore che io non vacilli mai e se mai accadesse, Amami con un amore ancor più grande e cingimi del tuo abbraccio silenzioso.

Io mi ridesterò allora sicuro perché mai Tu permetterai che io mi senta abbandonato… portami dove vuoi ed io verrò con Te. Indicami Tu la via ed io la seguirò, ma entra su presto nel mio cuore perché è ora che io cominci il mio lavoro: sarà dolce e bello stare insieme, così non sarò mai solo. Fin dal mio risveglio ti ho cercato, Amato mio,
vieni presto a prendere il tuo posto in me, il mio cuore è tuo, mio Gesù.

SANTI del GIORNO

sabato 27 luglio 2024


Beato Andrea Jimenez Galera Sacerdote salesiano, martire
Sant' Antusa dell’Onoriade Vergine, fondatrice
Sant' Arnaldo di Lione Vescovo
San Bertoldo di Garsten Abate benedettino
San Celestino I Papa
Santi Clemente di Ochrida, Gorazdo, Nahum, Saba e Angelario Apostoli della Bulgaria
San Desiderato di Besancon Vescovo
Sant' Ecclesio Celio Vescovo
Beato Filippo Hernandez Martinez, Zaccaria Abadia Buesa e Giacomo Ortiz Alzueta Religiosi e martiri
San Galattorio di Lescar Vescovo
Beato Giacomo Papocchi da Montieri Eremita
Beato Gioacchino Vilanova Camallonga Sacerdote e martire
Santa Giustina Vergine e martire
Beato Guglielmo Davies Martire
Beata Lucia Bufalari
Beata Maria Clemenza di Gesù Crocifisso (Elena) Staszewska Vergine e martire
Beata Maria della Passione (Maria Grazia Tarallo) Religiosa
Beata Maria Maddalena (Margherita) Martinengo Religiosa
Beato Modesto Vegas Vegas Sacerdote e martire
Santa Natalia e compagni Martiri a Cordova
Beato Nevolone Eremita
Sant' Orso Abate
San Pantaleone Medico e martire
San Raimondo Zanfogni, detto Palmerio Laico
Beato Roberto Sutton Martire
Santi Sette Dormienti di Efeso
San Simeone di Egee Diacono e stilita
San Simeone Stilita il Vecchio


IL SANTO DEL GIORNO

Sant' Ugo di Lincoln

Fanciullo martire

Lincoln, 1246 (?) - Lincoln, 1255. Il nostro martire, noto, per distinguerlo da un altro santo omonimo della stessa città, come il “piccolo Ugo di Lincoln”, era figlio di una povera donna, della quale c’è stato tramandato il nome di Beatrice, ed abitava a Lincoln, nella regione inglese del Lincolnshire. Nacque probabilmente nel 1246. Il 31 luglio del 1255, il giovinetto, che aveva circa otto anni, scomparve in circostanze misteriose. Il suo corpo, ormai esangue, fu ritrovato il 29 agosto successivo, ricoperto di immondizie, in un anfratto o in un pozzo, di proprietà di un ebreo di nome Jopin. Tanto bastò per incriminare dell’uccisione del piccolo Ugo gli ebrei della sua città. L’accusa era sempre quella che, nel corso del Medioevo e sino quasi ai nostri giorni, si ripeterà in continuazione: quella, vale a dire, di aver ucciso ritualmente fanciulli innocenti. A Jopin, in primo luogo, si addebitava di aver attirato il piccolo Ugo nella sua abitazione. Insieme, quindi, ad altri correligionari lì convenuti per l’occasione, egli avrebbe torturato il bambino, flagellandolo e coronandolo di spine, ed, infine, lo avrebbe crocefisso in irrisione della morte di Cristo. La storia, tramandateci da antiche cronache, continua a dire che la terra, con vari prodigi, si rifiutò di coprire il misfatto, accogliendo e nascondendo nelle sue viscere il corpo di Ugo. Per tale ragione, il cadaverino inerme del giovane fu abbandonato in un pozzo o in un anfratto, come già ricordato. Qualche tempo dopo la scomparsa, i compagni di gioco del piccolo riferirono alla madre di aver visto Ugo seguire l’ebreo. Nell’andare alla casa di questi, ella scoprì il corpo del figlio. Su Jopin pesava, quindi, la pesante accusa di aver commesso un omicidio rituale. Egli confessò questo crimine confidando nella promessa del giudice incaricato del caso, certo Giovanni di Lexington, che sarebbe stata risparmiata la vita a lui ed agli altri ebrei coinvolti qualora si fosse autoaccusato del misfatto, indicando nei suoi correligionari i complici. Nella sua deposizione, Jopin aggiunse, inoltre, che era un’usanza ebraica quella di crocifiggere ragazzi cristiani una volta l’anno in odio a Cristo. Il re Enrico III, però, passando per Lincoln circa cinque settimane dopo, agli inizi di ottobre, rifiutò di mantenere la promessa di Giovanni di Lexington. Jopin fu, quindi, giustiziato e novantuno ebrei di Lincoln furono arrestati e tradotti a Londra. Diciotto di loro furono giustiziati. I superstiti, ritenuti colpevoli, dapprima condannati a morte, furono perdonati grazie ai buoni uffici dei francescani o, secondo taluno, grazie all’esborso di una gran somma di denaro. I miracoli, che si disse essersi verificati sulla tomba del bam-bino per sua intercessione, fecero sì che il suo corpo fosse traslato dalla chiesa della parrocchia a cui Ugo apparteneva alla maestosa cattedrale gotica di Lincoln, dove fu lì sepolto con tutti gli onori e venerato come martire. Il racconto del martirio del piccolo S. Ugo è stato oggetto, nel corso del Medioevo, di ballate poetiche. Se vi era una qualche base di verità storica nell’accusa contro gli ebrei della città di Lincoln e di Jopin in particolare non c’è dato poterlo accertare con sicurezza. Quel che è indubitabile è che tali accuse (non provate), frutto di pregiudizi religiosi, assai spesso sono state strumentalmente utilizzate allo scopo di discriminare, nel corso dei secoli, gli apparte-nenti alla stirpe d’Israele e di estorcere ingenti somme di denaro alle loro comunità.


Alla Beatissima Madre

O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale.

Preghiera composta dalla B. Nemesia.



Le Croci


Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso.

S. Giovanni della Croce






Il tuo tesoro è il tuo momento presente. Se non Mi offri il tuo momento presente, perdi il tuo tesoro. Cerca la perfezione nella purezza dell’anima e delle parole; ancor più che nelle cose esterne.

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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/3/2024) Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute

Questa affermazione di Voltaire è davvero attraente e colpisce la nostra immaginazione. Possiamo citare altre frasi come: “La felicità dipende da noi stessi” di Aristole; “La felicità è una scelta che a volte richiede uno sforzo” di Eschilo; “Chi è felice renderà felici gli altri” di Anna Frank o “La maggior parte delle persone è tanto felice quanto ...



Messaggio di Medjugorje del 24/06/2011

Cari figli, anche oggi mi rallegro con voi, anche oggi nella gioia vi invito: accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi. Che i miei messaggi diventino vita! Incastonateli nelle vostre vite, che questo sia il nutrimento nel vostro cammino di vita. Sappiate, cari figli, che sono con voi quando attraversate i momenti più difficili, che vi incoraggio e consolo, che intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Perciò, cari figli, perseverate nella preghiera e non temete! Seguitemi senza paura. Grazie, cari figli, anche oggi per avermi nuovamente accolto e aver accolto i miei messaggi e perché vivrete i miei messaggi.

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Messaggio di Medjugorje del 25/06/2024

Cari figli! Gioisco con voi e ringrazio Dio per avermi permesso di stare con voi per guidarvi ed amarvi. Figlioli, la pace è in pericolo e la famiglia è attaccata. Vi invito, figlioli, ritornate alla preghiera in famiglia. Mettete la Sacra Scrittura in un posto visibile e leggetela ogni giorno. Amate Dio al di sopra di ogni cosa affinché stiate bene sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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