Coraggio, amico

Amico mio, deciditi e buttati,
mettiti insieme agli altri,
cammina con loro, senza paura.
Sulle strade accanto a te ci sono io.
Con il mio perdono.
Con al mia forza. Con la mia grazia.
Con la mia gioia.
Non ti tolgo dalle difficoltà.
Ti dò la forza per superarle
e la promessa di una vera vita.

Eccomi Signore, un nuovo giorno inizia ed io son qui che aspetto la tua Benedizione: sia su di me la tua grazia affinché io non tema nel cammino che debbo fare. Le mie mani siano operose e le mie labbra siano sempre pronte a ringraziarti: dammi Signore la forza per combattere la mia grande debolezza, quella di non essere mai troppo pronto a fare la tua volontà.

Signore che io non vacilli mai e se mai accadesse, Amami con un amore ancor più grande e cingimi del tuo abbraccio silenzioso.

Io mi ridesterò allora sicuro perché mai Tu permetterai che io mi senta abbandonato… portami dove vuoi ed io verrò con Te. Indicami Tu la via ed io la seguirò, ma entra su presto nel mio cuore perché è ora che io cominci il mio lavoro: sarà dolce e bello stare insieme, così non sarò mai solo. Fin dal mio risveglio ti ho cercato, Amato mio,
vieni presto a prendere il tuo posto in me, il mio cuore è tuo, mio Gesù.

SANTI del GIORNO

lunedì 22 dicembre 2025


Santi Cheremone di Nilopoli e compagni Martiri
Santi Demetrio, Onorato e Floro di Ostia Martiri
Santa Francesca Saverio Cabrini Vergine
Sant' Ischirione di Alessandria Martire
Santi Martiri di Rhaitu
Santi Martiri di Via Labicana
Sant' Onorato di Tolosa Vescovo
Beato Tommaso Holland Martire
Sant' Ungero di Utrecht Vescovo


IL SANTO DEL GIORNO

San Flaviano

Martire

Assai difficile è riuscire a far luce sulla vera identità di San Flaviano, considerato martire romano al tempo dell’imperatore Giuliano l’Apostata, ma il cui nome è taciuto da tutti i più antichi martirologi. La tradizione lo vuole marito di Santa Dafrosa (4 gennaio) e dunque padre delle sante Bibiana (2 dicembre) e Demetria (21 giugno). Confessatosi cristiano, venne marcato a fuoco sul volto con il sigillo degli schiavi e condannato al lavoro forzato presso le ter¬me od un tempio pagano presso una località che è stata variamente identificata con Civi¬tavecchia, Acquapendente o Montefiascone. Ma il centro del suo culto è in particolar modo ormai da un millennio proprio quest’ultima pittoresca cittadina laziale. Le reliquie del santo sono conservate in parte nella cattedrale, ma buona parte di esse è invece oggetto di culto nella chiesa intitolata al santo stesso, ai piedi della cittadina. La chiesa di San Flaviano suscita interesse non soltanto per i suoi ricordi di santità, ma anche per i suoi caratteri costruttivi. E’ infatti formata da due edifici sovrapposti, ambedue di tipo basili¬cale a tre navate con abside. Colonne e pi¬lastri sono arricchiti da fantasiosi capitelli scolpiti, che rievocano con prepotente suggestione l’antica arte etrusca, così ricca di testimonianze in quella regione. Una serie di antichi affreschi lungo le pareti arricchisce invece la chiesa inferiore. In questa antichissima chiesa le reliquie di San Flaviano riposano da più di undici secoli. Già nell’852 infatti il pontefice Leone IV ne faceva menzione in una sua lettera. A quel tempo l’edificio era inti¬tolato a Santa Maria e solo più tardi mutò il no¬me in quello del santo, venendo ricostruito nella forma attuale. Papa Urbano IV consacrò il nuovo altare nel 1262 ed alla medesima epo¬ca risale anche la bella facciata monumentale. Le reliquie di San Flaviano furono deposte sotto l’altare, contenute in un’urna di marmo. Nel 1657, con l’imperversare di una pestilenza, si pensò di esu¬mare i resti del patrono per invocarne l’in¬tercessione. Si scoprì così che l’urna era stata interrata in una profondissima fossa, unico modo per sfuggire alla profanazione degli invasori barbari, che devastarono Montefiascone nell’Al¬to Medioevo. Il culto di San Flaviano dunque, seppur ben do¬cumentato e vivamente sentito a Montefiasco¬ne, che gode del suo patronato, non è però mai stato esteso ufficialmente alla Chiesa universale, a differenza di sua moglie Dafrosa che in passato fu inserita nel Martyrologium Romanum. Oggi dell’intera famiglia solamente la figlia Bibiana compare ancora sul martirologio della Chiesa Cattolica.


Alla Beatissima Madre

O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale.

Preghiera composta dalla B. Nemesia.



Le Croci


Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso.

S. Giovanni della Croce






Non allontanarti da mia Madre, ne da Lei, ne da Me, in ogni tua azione. Non trovi che siamo degni di accompagnarti dappertutto? Avresti vergogna di Noi?... Accoglici in tutto quello che fai, così come si accoglie la Forza e l'Amabilità. Facci l'onore di metterci al di sopra di tutti i tuoi amici, di tutte le tue mire e sii fedele alla grazia che ti chiama alla stretta unione. Credi che a Betlemme, Giuseppe potesse dimenticare per un solo istante i suoi due Tesori? Nel suo cuore, tutto era in rapporto a loro. Fa' come lui. Che gioia per te, servire il Dio-Infante, il più tenero degl'infanti. Compenetrati della mia umiltà di Bambino. È per voi che sono umile.

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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/12/2025) Una comunità di credenti rafforza la nostra fede

Tutti possiamo convenire che l'uomo è un essere sociale, o volendo, possiamo anche definirlo "essere relazionale" . Questo concetto è stato espresso e reso famoso da Aristotele e ribadito, successivamente, da innumerevoli filosofi. L'essere umano può svilupparsi e scoprire a sua vera identità solo avendo delle interazioni con gli altri nel contesto ...



Messaggio di Medjugorje del 02/01/2008

Cari figli, con tutta la forza del mio cuore, io vi amo e mi dono a voi. Come la madre lotta per i propri figli, io prego e lotto per voi. Da voi chiedo di non temere ad aprirvi, per potere amare con il cuore e donarvi agli altri. Quanto più con il vostro cuore lo farete, tanto più lo riceverete e capirete meglio mio Figlio e la sua donazione a voi. Attraverso l'amore di mio Figlio e attraverso me, che tutti vi riconosceranno. Vi ringrazio.

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Messaggio di Medjugorje del 25/11/2025

Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito a seguirmi. Pregate per coloro che non pregano e non vogliono la pace e la gioia che solo l'Altissimo può donare. Le vostre anime siano unite nella gioia dell'attesa ed il vostro cuore sarà riempito di pace. Sarete convinti, figlioli, che tutto andrà bene e che Dio benedirà tutto perché il bene che fate ritornerà a voi ed il vostro cuore sarà avvolto dalla gioia perché siete con Dio ed in Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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