La sfida delle crisi in famiglia

Lungo l’arco della propria vita di coppia, i coniugi sperimentano periodi di gioia e periodi di difficoltà se non di vere crisi che spesso portano a separazioni davvero devastanti. I padri sinodali che hanno contribuito alla stesura della esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di papa Francesco hanno individuato alcuni passaggi comuni nella vita di ogni famiglia, che spesso, conducono a delle vere e proprie crisi matrimoniali. (cfr AL 235) Alcuni momenti particolarmente delicati possono essere:

- l’inizio della convivenza, dove i due devono imparare a rendere compatibili le differenza e a istaccarsi dalle famiglie di provenienza; - l’arrivo dei figli, dove le abitudini dei genitori devono essere modificate; - l’educazione dei figli in età adolescenziale; - l’uscita di casa dei figli e i due sono chiamati a riguardare di nuovo se stessi; - le malattie dei genitori dei coniugi che possono sopraggiungere con l’avanzare dell’età;

e infine anche la malattia di uno dei due o di entrambi. Quelle elencate sono tutte situazioni abbastanza comuni che, provocando paura, sensi di colpa, depressione e stanchezza, possono intaccare gravemente l’unione. A quelle elencate possiamo aggiungere anche le crisi di tipo personale dei coniugi indotte da difficoltà economiche, di lavoro, affettive, sociali, spirituali nonché circostanze inaspettate che possono alterare la vita familiare. Ogni esperienza che si vive in famiglia è qualcosa di eccezionalmente singolare; anche se sono simili, sono interiorizzate in modo diverso perché ognuno di noi ha la propria sensibilità, il proprio vissuto e la propria formazione. Quello appena elencato sembra davvero un bollettino di guerra inaccettabile, o almeno appare come una gara ad ostacoli su un sentiero in salita, gara a cui tutti noi saremmo propensi a rinunciare.

Rinunciamo quindi alla vita matrimoniale? No! A noi tutti piacciono le sfide e, nonostante le difficoltà, siamo pronti ad affrontare qualsiasi cosa pur di non rinunciare all’amore, al tanto agognato amore. Crediamo che, come suggerisce il nostro Papa Fancesco, molte di queste crisi possono essere superate. Riportiamo integralmente quanto scritto in AL 236: «L’esperienza mostra che con un aiuto adeguato e con l’azione di riconciliazione della grazia una grande percentuale di crisi matrimoniali si supera in maniera soddisfacente. Saper perdonare e sentirsi perdonati è un’esperienza fondamentale nella vita familiare» e ancora «La faticosa arte della riconciliazione, che necessita del sostegno della grazia, ha bisogno della generosa collaborazione di parenti ed amici, e talvolta anche di un aiuto esterno e professionale».

Non tralasciando l’aiuto, aggiungiamo noi, di quanti il Signore ha messo nel nostro cammino comunitario, nella parrocchia o nei gruppi di cui facciamo parte. Dunque si parla di amore, perdono, riconciliazione, grazia. Chi dunque può aiutarci ad avere questi semplici ingredienti “miracolosi”? Gesù, nostro Signore, ci viene in aiuto con la sua parola: allora ricordiamo il famoso brano della casa sulla roccia… dove egli parla di un uomo che, costruendo la su casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia, assicurando a quella casa la possibilità di resistere alle tempeste .(cfr Mt. 7, 21-39)

Ecco cosa ci ricorda la sua parola, ciò che bisogna fare per superare le difficoltà della vita e, soprattutto, le nostre crisi matrimoniali citate in precedenza. Lo sapeva molto bene la Vergine Maria a Cana di Galilea, quando, in quella festa di nozze, sussurrò ai servi: «Fate quello che vi dirà».(Gv 2,5) Ebbene facciamolo! Andiamo dunque alla fonte dell’amore, andiamo a chiedere le grazie necessarie affinché il nostro cammino, seppur molto accidentato, non venga mai interrotto, affinché noi sposi possiamo compiere la missione che il buon Dio ci ha affidato. I molteplici problemi matrimoniali possono trovare soluzione, o, almeno, possono essere meno pesanti, se noi mettiamo Lui in “mezzo” e quindi la stessa “Trinità” tra gli sposi.

Prima di contrarre il vincolo matrimoniale, la casa, i figli, la famiglia sono solo un’idea, un progetto da realizzare. E solo dopo, con la promessa fatta a Dio, che gli sposi iniziano a porre la prima pietra, sulla quale, pian piano, negli anni costruiranno l’edificio familiare insieme a Lui, come cita il salmo : “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori.” (126, 1). Noi che scriviamo possiamo affermare che durante la nostra vita matrimoniale nessuno dei passaggi critici ci è stato risparmiato. Abbiamo imparato ad accettare le nostre differenze che, con il passare del tempo, ci sono apparse come una formidabile risorsa di crescita personale, sia intellettualmente che spiritualmente. Con molta pazienza abbiamo dovuto affrontare la sfida del distacco dalle nostre famiglie di origine e la nascita dei nostri figli, seguendoli con tanto amore nella loro crescita, affrontando i problemi dell’adolescenza e del loro progressivo distacco da noi. Non è mancato il pianto per la dipartita nostri genitori, che in età avanzata ci hanno lasciato.

Non sono, infine, mancate le malattie e, talvolta, difficoltà economiche, di lavoro, affettive e sociali. Tutto comunque, possiamo affermarlo con sincerità di cuore, abbiamo affrontato senza timore, confidando sempre nella presenza del Signore tra di noi e al timone della nostra barca-famiglia. Lo possiamo affermare con forza e convinzione che senza la preghiera e la vita sacramentale, non avremmo potuto affrontare le sfide che la vita ci ha riservato finora e siamo altrettanto convinti che non potremo affrontare le difficoltà che ci aspettano. Certamente è solo la Sua Grazia che opera in noi. Raccogliendoci umilmente in preghiera e vivendo da veri battezzati, saremo certi di non camminare da soli ma con la comunità cristiana che ci sostiene.

Rimaniamo legati a questa catena d’amore dove crescono fede, speranza e carità, sicuri di far parte del corpo mistico di Cristo. Auguriamo e auspichiamo a tutti gli sposi di continuare ad affidarsi alla Vergine Maria e ascoltino l’invito: «Fate quello che vi dirà». Buone sfide a tutti.

A&M DM

da: Il Cenacolo del 1/3/2022