Coraggio, amico

Amico mio, deciditi e buttati,
mettiti insieme agli altri,
cammina con loro, senza paura.
Sulle strade accanto a te ci sono io.
Con il mio perdono.
Con al mia forza. Con la mia grazia.
Con la mia gioia.
Non ti tolgo dalle difficoltà.
Ti dò la forza per superarle
e la promessa di una vera vita.

Eccomi Signore, un nuovo giorno inizia ed io son qui che aspetto la tua Benedizione: sia su di me la tua grazia affinché io non tema nel cammino che debbo fare. Le mie mani siano operose e le mie labbra siano sempre pronte a ringraziarti: dammi Signore la forza per combattere la mia grande debolezza, quella di non essere mai troppo pronto a fare la tua volontà.

Signore che io non vacilli mai e se mai accadesse, Amami con un amore ancor più grande e cingimi del tuo abbraccio silenzioso.

Io mi ridesterò allora sicuro perché mai Tu permetterai che io mi senta abbandonato… portami dove vuoi ed io verrò con Te. Indicami Tu la via ed io la seguirò, ma entra su presto nel mio cuore perché è ora che io cominci il mio lavoro: sarà dolce e bello stare insieme, così non sarò mai solo. Fin dal mio risveglio ti ho cercato, Amato mio,
vieni presto a prendere il tuo posto in me, il mio cuore è tuo, mio Gesù.

SANTI del GIORNO

martedì 30 dicembre 2025


Sant' Aina
Sant' Anisio di Tessalonica Vescovo
Sant' Egvino Vescovo
Sant' Ermete
Beata Eugenia Ravasco Fondatrice
San Felice I Papa
Santi Filetero (Filotero) ed Eubioto Martiri
San Geremaro Abate di Flay
San Giocondo di Aosta Vescovo
Beato Giovanni Maria Boccardo Parroco, fondatore
San Lorenzo da Frazzanò Monaco
Beata Margherita Colonna Vergine
San Perpetuo di Tours Vescovo
San Raniero Vescovo
San Ruggero di Canne Vescovo
San Savino di Assisi Vescovo


IL SANTO DEL GIORNO

Sant' Eugenio di Milano

Vescovo

La Notitia ecclesiarum urbis Romae della seconda metà del sec. VIII elenca anche i santi venerati a Milano, tra i quali un s. E. confessore, ricordato unitamente a due vescovi di Milano, s. Eustorgio e s. Magno, essi pure qualificati come confessori. Documenti ecclesiastici milanesi dei secc. XI e XII (come il Kalendarium Ambrosianum succ. XI ed il Beroldus) ed il Liber notitiae Sanctorum Mediolani, del sec. XIV, ricordano il 30 dic. Ia deposizione e traslazione di s. E., vescovo, nella chiesa di S. Eustorgio. Nessun vescovo di nome E. si trova nella lista dei vescovi di Milano fino al 1922. Landolfo Seniore, nella sua Historia Mediolanensis (dell'inizio del sec. XII), dicendo di riferire il testo di un sermone del vescovo Tommaso (780 ca.), lo presenta come un transmontanus episcopus senza indicarne la sede, e come padre spirituale di Carlo Magno, attribuendogli il merito di avere difeso, in un concilio tenutosi a Roma poco dopo la fine del regno longobardo, il rito ambrosiano contro Carlo Magno e papa Adriano I, che lo volevano abolire in nome dell'unità del mondo cristiano. In seguito alla difesa fattane da s. E., si sarebbe deciso di mettere sull'altare maggiore di S. Pietro in Vaticano un libro liturgico ambrosiano ed uno romano, di chiudere accuratamente la basilica, di digiunare e pregare per tre giorni e di scegliere, come libro liturgico normativo per tutta la Chiesa, quello dei due che fosse stato trovato aperto. Allorché dopo tre giorni si entrò in S. Pietro, i libri dei due riti furono trovati chiusi, ma, con meraviglia di tutti, improvvisamente ambedue si aprirono. Apparve chiaro che il Signore voleva il mantenimento di ambedue i riti. Passando per Milano, prima di rientrare nella sua sede, E. in seguito alle preghiere del clero e dei maggiorenti della città accettò di restarvi per un po' di tempo. Nel frattempo, il vescovo morì. I milanesi, successivamente, ne avrebbero perso la memoria, che però, fu rinnovata da un miracolo operato dal santo a favore di una donna inferma cui chiese di adoperarsi affinché lo trasportassero dal sepolcro negletto alla vicina chiesa di S. Eustorgio. E così si cominciò a celebrarne ogni anno la festa. Appare evidente il carattere leggendario della narrazione di Landolfo, il cui scopo è di difendere le tradizioni milanesi (rito ambrosiano, clerogamia, ecc.) contro la riforma di Gregorio VII. Di E. si può soltanto dire che si tratta di un santo venerato con culto locale, di cui non si sa l'epoca in cui visse e nemmeno se fu vescovo.


Alla Beatissima Madre

O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale.

Preghiera composta dalla B. Nemesia.



Le Croci


Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso.

S. Giovanni della Croce






Fu ben l'Amore a trasfigurarmi davanti ai miei Apostoli. Vedi sempre l'Amore alla sorgente di tutto ciò che viene da Dio. Esiste l'Amore ed esiste l'odio. Due radici, null'altro: Dio e il demonio. L'uomo è libero di scegliere. Considera con attenzione l'origine dei tuoi atti, pensa che Io ti tendo la mano. Vigila i movimenti della cattiva natura, quella che denigra il prossimo, la mia immagine. Scegli quell'affettuosità di modi e di sguardi che conforta. Io sono in tutte le maniere d'amare. Satana in tutte le maniere di ferire. Vedi l'origine? Vedi i frutti? Scegli, e mettiti in condizioni di scegliere sempre Me. E una condizione abituale d'Amore, è la via diretta. Attraversa la morte e ti conduce fra le mie braccia.

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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/12/2025) Una comunità di credenti rafforza la nostra fede

Tutti possiamo convenire che l'uomo è un essere sociale, o volendo, possiamo anche definirlo "essere relazionale" . Questo concetto è stato espresso e reso famoso da Aristotele e ribadito, successivamente, da innumerevoli filosofi. L'essere umano può svilupparsi e scoprire a sua vera identità solo avendo delle interazioni con gli altri nel contesto ...



Messaggio di Medjugorje del 02/01/1984

Perché avete smesso di pregare la preghiera allo Spirito Santo prima della Messa? Vi avevo chiesto di pregare sempre e in ogni periodo dell’anno lo Spirito Santo affinché si effonda su di voi. Riprendete quindi questa preghiera.

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Messaggio di Medjugorje del 25/11/2025

Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito a seguirmi. Pregate per coloro che non pregano e non vogliono la pace e la gioia che solo l'Altissimo può donare. Le vostre anime siano unite nella gioia dell'attesa ed il vostro cuore sarà riempito di pace. Sarete convinti, figlioli, che tutto andrà bene e che Dio benedirà tutto perché il bene che fate ritornerà a voi ed il vostro cuore sarà avvolto dalla gioia perché siete con Dio ed in Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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