Coraggio, amico

Amico mio, deciditi e buttati,
mettiti insieme agli altri,
cammina con loro, senza paura.
Sulle strade accanto a te ci sono io.
Con il mio perdono.
Con al mia forza. Con la mia grazia.
Con la mia gioia.
Non ti tolgo dalle difficoltà.
Ti dò la forza per superarle
e la promessa di una vera vita.

Eccomi Signore, un nuovo giorno inizia ed io son qui che aspetto la tua Benedizione: sia su di me la tua grazia affinché io non tema nel cammino che debbo fare. Le mie mani siano operose e le mie labbra siano sempre pronte a ringraziarti: dammi Signore la forza per combattere la mia grande debolezza, quella di non essere mai troppo pronto a fare la tua volontà.

Signore che io non vacilli mai e se mai accadesse, Amami con un amore ancor più grande e cingimi del tuo abbraccio silenzioso.

Io mi ridesterò allora sicuro perché mai Tu permetterai che io mi senta abbandonato… portami dove vuoi ed io verrò con Te. Indicami Tu la via ed io la seguirò, ma entra su presto nel mio cuore perché è ora che io cominci il mio lavoro: sarà dolce e bello stare insieme, così non sarò mai solo. Fin dal mio risveglio ti ho cercato, Amato mio,
vieni presto a prendere il tuo posto in me, il mio cuore è tuo, mio Gesù.

SANTI del GIORNO

martedì 8 ottobre 2024


Sant' Evodio di Rouen Vescovo
San Felice di Como Vescovo
Beati Giovanni Adams, Roberto Dibdale e Giovanni Lowe Martiri
Beato Marzio Eremita in Umbria
Sante Palazia e Laurenzia Martiri
Santa Pelagia
Santa Ragenfreda (Ragenfrida) Badessa
Santa Reparata di Cesarea di Palestina Martire
Santa Taisia (Taide) Penitente


IL SANTO DEL GIORNO

Sant Ugo da Genova

Confessore

Di Sant'Ugo, oggi festeggiato a Genova si tramanda un miracolo che fa coppia, addirittura!, con quello di Mosè, il quale fece scaturire acqua da una roccia, percotendola con la sua verga, quando Israele si trovava nell'assetato deserto del Sinai. Mosè aveva fatto scaturire l'acqua miracolosa per dissetare il suo popolo; Sant'Ugo da Genova, con una sfumatura più affettuosa di carità, aveva sprigionato l'acqua per consentire alle lavandaie di un ospedale di lavare la biancheria dei malati poveri. Ugo nacque a Castellazzo Bormida (Alessandria) e visse a Genova tra il XII e il XIII secolo. Era cappellano dell'Ordine religioso e cavalleresco, di San Giovanni di Gerusalemme fondato un secolo prima con intenti soprattutto militari, per combattere contro gli infedeli Mussulmani. In realtà i Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme furono respinti dai Mussulmani e obbligati a lasciare l'Oriente, rifugiandosi prima nell'isola di Rodi, poi in quella di Malta. Il ben noto Ordine dei Cavalieri di Malta ebbe origine da questa emigrazione, nell'isola mediterranea, degli antichi combattenti cristiani. Come cappellano della Commenda genovese, Sant'Ugo non impugnò mai armi di difesa e di offesa, e i suoi combattimenti, come già abbiamo detto, si svolsero soprattutto sotto il vessillo fiammante della carità. Si racconta che una volta le sue preghiere riuscirono a salvare dal naufragio una nave in pericolo, al largo delle coste genovesi. Un'altra volta un suo miracolo ebbe di nuovo come protagonista l'acqua, mutata in vino durante un convivio. E se quello della fonte prodigiosa Io rendeva simile a Mosè, questo secondo miracolo ricalcava addirittura quello di Gesù alle nozze di Cana, con la prodigiosa conversione dell'acqua in vino. Piccolo di statura, magro, con un cilicio sulla carne, Sant'Ugo era noto e caro ai genovesi anche per il suo spirito di mortificazione e per la sua grande modestia, contrastante con lo spirito di superbia dei secolo, che non risparmiava neppure quei Cavalieri, quasi sempre di origine aristocratica, di cui egli era zelante cappellano. A Genova, a pochi passi dal porto, esiste ancora la chiesa di San Giovanni di Prè, sulla piazzetta della Commenda, accanto alla loggia dei Commendatori Gerosolimitani. R l'antica chiesa presso la quale visse il cappellano dell'Ordine cavalleresco, e nella quale Sant'Ugo venne sepolto dopo la sua morte, verso il 1230. Con lui, vittorioso nella più meritoria delle battaglie, i Cavalieri di Gerusalemme conquistavano per il loro blasone un titolo di gloria più chiaro e più durevole delle incerte imprese militari e politiche, anche se combattute per la fede e ispirate dal desiderio di convertire gli infedeli alla verità.


Alla Beatissima Madre

O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale.

Preghiera composta dalla B. Nemesia.



Le Croci


Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso.

S. Giovanni della Croce






È fango. Ricordati, Dio prese della terra e ne forgiò il corpo dell’uomo. Non è che un involucro di fango. Vivifica il tuo spirito e dallo a Me per rivificarlo: a Me, la Vita.

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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/9/2024) Tutto l’universo è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi.

Il titolo di questo articolo si ispira ad una frase della lettera enciclica di papa Francesco “Laudato si’” (cfr n. 84). Essa ci da una visione stupenda e una comprensione incredibilmente profonda del creato. Come interpretare e comprendere la nostra esistenza, noi esseri umani che siamo parte di questo immenso e, tuttora, incomprensibile universo? ...



Messaggio di Medjugorje del 18/03/1993

Cari figli, è mio desiderio che mi diate la vostra mano affinché io possa portarvi come una Madre sulla retta via e condurvi al vostro Padre celeste. Apritemi i vostri cuori e lasciatemi entrare. Pregate, perché io sono con voi nella preghiera. Pregate e lasciate che io possa guidarvi: vi condurrò alla pace e alla felicità.

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Messaggio di Medjugorje del 25/09/2024

Cari figli! Per amore verso di voi, Dio mi ha inviato in mezzo a voi per amarvi ed esortarvi alla preghiera ed alla conversione, per la pace in voi, nelle vostre famiglie e nel mondo. Figlioli, non dimenticate che la vera pace viene soltanto, attraverso la preghiera, da Dio che è la vostra pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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