SANTI del GIORNO
giovedì 11 dicembre 2025
IL SANTO DEL GIORNO
San Pablo di Merida
Vescovo
Con il titolo di Santi Emeritensi, sono conosciuti cinque vescovi dei secoli VI-VII della città di Mérida (prov. Badajoz) nell’Estremadura, la cui vita fu descritta verso il 640 da un diacono della stessa diocesi in un opera dal titolo “Vita SS. Patrum Emeritensium”; i loro nomi sono Pablo, Fedele, Masona, Innocenzo, Renovato. I loro corpi erano sepolti tutti in una sola tomba nella chiesa di S. Eulalia, vicino al sepolcro della santa, ed erano invocati da molti fedeli che riacquistavano la salute. Non c’è un culto ufficiale, anche se più tardi i loro nomi compaiono in messali, calendari, elenchi di reliquie, breviari, orazioni, ecc. dei monasteri di S. Millán de la Cogolla e S. Domingo de Silos, dove venivano celebrati insieme o a gruppi. S. Pablo o Paolo era un medico di origine greca, arrivato in Spagna aggregato ad un gruppo di commercianti greci, che effettuavano frequenti viaggi nella Penisola Iberica. Si stabilì ad Emerita (Mérida) e qui per molti anni forse esercitò la sua professione di medico, sempre virtuoso e caritatevole, tanto da meritarsi l’elezione a vescovo della città, probabilmente tra il 530 e il 540. Come vescovo riportò la pace e la tranquillità nella diocesi, perduta al tempo del suo predecessore; ci è noto attraverso il racconto del già citato diacono, che dovette praticare un taglio cesareo su una nobile signora alla quale era morto il figlio in grembo, lo fece controvoglia pensando di contravvenire al suo carattere sacerdotale, ma il marito prima e il clero poi insistettero tanto che acconsentì. I ricchissimi coniugi riconoscenti del suo operato medico, gli donarono la metà dei loro beni e dopo la loro morte ne divenne erede universale. Usò questi beni per intensificare le opere di carità per i bisognosi; governò la diocesi per molti anni, che poi lasciò al suo successore, il nipote Fedele da lui nominato. Si ritirò presso la basilica di S. Eulalia di Mérida dove si dedicò alla preghiera e alla penitenza; morì verso il 560.
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Alla Beatissima Madre O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale. Preghiera composta dalla B. Nemesia. |
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Le Croci Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso. S. Giovanni della Croce |
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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/6/2025) La Speranza e la cura della vita interiore
La speranza ci dona gli strumenti utili a migliorare il benessere psicologico e la qualità della vita in generale. La mancanza di speranza, porta inevitabilmente alla depressione. In sostanza siamo disperati. Si tratta di un sentimento estremamente negativo perché nasconde conseguenze terribili: la disperazione può spingerci a fare gesti autodistruttivi. Erich ...
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