Coraggio, amico

Amico mio, deciditi e buttati,
mettiti insieme agli altri,
cammina con loro, senza paura.
Sulle strade accanto a te ci sono io.
Con il mio perdono.
Con al mia forza. Con la mia grazia.
Con la mia gioia.
Non ti tolgo dalle difficoltà.
Ti dò la forza per superarle
e la promessa di una vera vita.

Eccomi Signore, un nuovo giorno inizia ed io son qui che aspetto la tua Benedizione: sia su di me la tua grazia affinché io non tema nel cammino che debbo fare. Le mie mani siano operose e le mie labbra siano sempre pronte a ringraziarti: dammi Signore la forza per combattere la mia grande debolezza, quella di non essere mai troppo pronto a fare la tua volontà.

Signore che io non vacilli mai e se mai accadesse, Amami con un amore ancor più grande e cingimi del tuo abbraccio silenzioso.

Io mi ridesterò allora sicuro perché mai Tu permetterai che io mi senta abbandonato… portami dove vuoi ed io verrò con Te. Indicami Tu la via ed io la seguirò, ma entra su presto nel mio cuore perché è ora che io cominci il mio lavoro: sarà dolce e bello stare insieme, così non sarò mai solo. Fin dal mio risveglio ti ho cercato, Amato mio,
vieni presto a prendere il tuo posto in me, il mio cuore è tuo, mio Gesù.

SANTI del GIORNO

giovedì 23 marzo 2023


Beata Annunciata Cocchetti Vergine
Santi Domezio, Pelagia, Aquila, Eparchio e Teodosia Martiri
Beato Edmondo Sykes Martire
San Fingar (Guigner) Martire
San Giuseppe Oriol Boguna Sacerdote
Beato Metodio Domenico Trcka Sacerdote, martire
Sant' Ottone Frangipane Eremita
Beato Pietro da Gubbio Agostiniano
Beato Pietro Higgins Martire
Santa Rebecca Pierrette (Rafqa Pietra Choboq) Ar-Rayes
San Turibio de Mogrovejo Vescovo
San Vittoriano Martire
San Walter (Gualtiero, Gualterio) di S. Martino di Pontoise Abate


IL SANTO DEL GIORNO

San Vittoriano

Martire

San Vittoriano, venerato Adelfia Canneto in Puglia non è altro che un “corpo santo”, identificato in erroneamente con l’omonimo santo martire di Cartagine festeggiato anch’egli al 23 marzo. La tradizione vuole che le reliquie del martire cartaginese verso il VI secolo sarebbero giunte nelle catacombe romane di Protestato e poi estratte solo nel 1736 e donate prima ad una chiesa di Napoli ed in un secondo momento, nel 1753, alla comunità di Canneto che lo elesse suo celeste patrono. E’ però inverosimile che un martire africano avesse trovato sepoltura in una catacomba romana, ove fu dimenticato per secoli anziché avere una degna sepoltura in una chiesa romana. Anche l’autorevole Bibliotheca Sanctorum non fa alcun riferimento ad eventuali traslazioni delle reliquie di San Vittoriano di Cartagine a Roma, a Napoli ed infine a Canneto, dando quindi indiretta conferma all’ipotesi che si tratti di un “corpo santo” della cui vita non si hanno notizie e quindi si è cercato di porre rimedio a ciò associandolo ad un personaggio storicamente certo.


Alla Beatissima Madre

O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale.

Preghiera composta dalla B. Nemesia.



Le Croci


Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso.

S. Giovanni della Croce






Eppure voi siete le mie creature. Dovreste vivere in continua riconoscenza per tutto quanto ho fatto per voi. Le vostre anime dovrebbero essere come i giardini del Paradiso terrestre, dove Io scenderei a passeggiare e a conversare, come in altri tempi col primo uomo e con la prima donna. Che bella, silenziosa preparazione!... Che felice, gioiosa attesa!... Essi sapevano che la mia visita aggiungeva la felicità della mia Presenza, a tutte le altre felicità. Abbi, adesso, la stessa certezza. Non sono cambiato. Può forse cambiare un Dio tutto Amore? Non ti chiami Adamo, ma tu sei suo figlio. Non ti chiami Eva, ma tu sei sua figlia. Anche per te provo gli stessi potenti affetti dei primi mattini. Non temere dunque, d'incontrarti, di espanderti, di metterti tutto[a] sotto il mio Sguardo. Benché Io sappia tutto di te, sono contento che ti confidi. La confidenza provoca in te nuovi slanci.

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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/2/2023) L'instabilità affettiva: sfida alla tenuta di una famiglia

Cari e fedeli lettori, quando don Giuseppe ci ha invitato a scrivere quest’articolo abbiamo pensato che la sfida alla tenuta della famiglia, oggi, non si riferisce solo a quelle coppie unite in matrimonio sacramentale ma anche a tutte quelle che convivono o ad altre forme di unione. In passato eravamo in una società, che potremmo definire “solida”, ...



Messaggio di Medjugorje del 29/06/1992

Cari figli, questa sera vi invito in modo speciale ad abbandonarvi completamente a me. Lasciate a me tutti i vostri problemi e tutte le vostre difficoltà. Riprendete a vivere i miei messaggi. Pregate, pregate, pregate molto perché in questo momento ho particolarmente bisogno delle vostre preghiere.

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Messaggio di Medjugorje del 18/03/2023

Cari figli! Convertitevi e vestitevi di vesti penitenziali e di profonda preghiera personale e nell'umiltà chiedete la pace all'Altissimo. In questo tempo di grazia Satana vuole sedurvi e voi, figlioli, guardate mio Figlio e seguiteLo verso il Calvario, nella rinuncia e nel digiuno. Sono con voi perché l'Altissimo mi ha permesso di amarvi e di guidarvi verso la gioia del cuore, nella fede che cresce in tutti coloro che amano Dio sopra ogni cosa. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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