SANTI del GIORNO
domenica 14 settembre 2025
IL SANTO DEL GIORNO
Santa Placilla
Imperatrice
Santa Placilla, nome italianizzato dal greco Plakilla, come viene riportata dall’autorevole Bibliotheca Sanctorum, non è altro che quell’imperatrice nota nel mondo latino con il nome di Ælia Flaccilla, prima moglie di San Teodosio I il Grande. Come il marito anch’essa era di origini spagnole, forse figlia di Claudio Antonio, prefetto di Gaul e console nell’anno 382. Il matrimonio fra Teodosio e Placilla fu celebrato verso il 376, quando venne meno il disappunto da parte del padre dello sposo, che si ritirò presso Cauca in Gallæcia. Verso la fine dell’anno seguente nacque il loro primo figlio, Sant’Arcadio, che avrebbe ereditato l’impero d’Oriente, e negli anni successivi seguirono altri due figli: Onorio nel 384, poi imperatore d’Occidente, e Pulcheria, deceduta in tenera età. Assai probabilmente prorio per complicazioni seguite a quest’ultimo parto, Placilla morì prematuramente poco dopo nel 385. San Gregorio di Nissa, suo agiografo, dichiarò espressamente che diede a Teodosio solo tre bambini e conseguentemente un certo Graziano, citato da Sant’Ambrogio, non rientrerebbe nella sua prole. La sua breve esistenza terrena non fu però affatto irrilenvante nella storia della cristianità, in quanto con il benefico influsso della sua personalità fu ispiratrice di moderazione e di clemenza nella politica di suo marito, contribuendo con la promozione della fede cristiana alla distruzione dei culti pagani ancora imperanti. La coppia imperiale divenne così sostenitrice della dottrina cristiana sostenuta dal Concilio di Nicea, avendo impedito Placilla a suo marito di stipulare un ambiguo accordo con l’eretico Ario. L’operato di questa santa imperatrice non fu però esclusivamente di carattere teologioco e dottrinale: San Gregorio di Nissa la considerò infatti anche modello brillante di virtù cristiane e carità ardente, mentre Sant’Ambrogio, celebre vescovo milanese che battezzò suo marito, la definisce “Fidelis anima Deo”. In un panegerico da lui composto, Gregorio di Nissa celebra la sua virtuosa vita, descrivendo Placilla quale ispiratrice del buon operato di Teodosio suo consorte, ornamento dell’impero, promotrice della giustizia, icona della beneficenza. Fu inoltre secondo il suo autorevole parere piena di zeno per la fede, colonna della Chiesa e madre degli indigenti. Teodoreto in particolare esaltò la sua carità e la sua benevolenza verso i più poveri e bisognosi, concretizzatesi non solamente in donazioni di denaro ma in servizio verso di loro. Santa Placilla ricevette sepoltura presso Costantinopoli, con orazione funebre officiata da Gregorio di Nissa. Ancora oggi i sinassari della Chiesa Ortodossa Greca la commemorano in data odierna quale “santa”, mentre gli Acta Sanctorum redatti dai Bollandisti di tradizione latina si limitarono a riportarla quale “venerabile”.
Alla Beatissima Madre O Vergine tutta pura, Madre del Santo Amore che all'umiltà tutta la tua grandezza, io non trovo più giusto titolo per supplicarti di aiutarmi a vincere la mia superbia. O Beatissima Madre non chiedo altro che uno dei tuoi sguardi: guardami e poi, se poi ti accontenterai di vedermi così povera … allora anch'io mi accontenterò di rimanere tale. Preghiera composta dalla B. Nemesia. |
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Le Croci Le croci e le pene mantengono l'anima nell'umiltà, fanno ricorrere più spesso a Dio e fanno praticare le più belle virtù cristiane, per le quali l'anima diviene cara a Dio e degna sposa del divin Crocifisso. S. Giovanni della Croce |
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Articolo di A&M DM (Il Cenacolo 1/6/2025) La Speranza e la cura della vita interiore
La speranza ci dona gli strumenti utili a migliorare il benessere psicologico e la qualità della vita in generale. La mancanza di speranza, porta inevitabilmente alla depressione. In sostanza siamo disperati. Si tratta di un sentimento estremamente negativo perché nasconde conseguenze terribili: la disperazione può spingerci a fare gesti autodistruttivi. Erich ...
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