Una comunità di credenti rafforza la nostra fede |
Tutti possiamo convenire che l'uomo è un essere sociale, o volendo, possiamo anche definirlo "essere relazionale" . Questo concetto è stato espresso e reso famoso da Aristotele e ribadito, successivamente, da innumerevoli filosofi. L'essere umano può svilupparsi e scoprire a sua vera identità solo avendo delle interazioni con gli altri nel contesto sociale. Infatti, lo sviluppo umano è intrinsecamente legato all'interazione con gli altri e lo scambio di idee e risorse danno il senso di appartenenza a un determinato gruppo di persone.
Questo ci rende più sicuri, stimolando la crescita personale, e dando ad ognuno un senso di benessere, mentre l'isolamento può causare problemi psicologici e fisici. In conclusione le capacità relazionali, che includono la comunicazione, l'empatia e la cura, sono considerate caratteristiche uniche e distintive dell'essere umano.
L’appartenenza ad una comunità di credenti può essere un potente strumento per rafforzare la fede, offrendo sostegno emotivo, condivisione di esperienze, insegnamento e apprendimento, servizio e volontariato, preghiera e adorazione.
Per quanto riguarda il sostegno emotivo e la comprensione, la comunità può aiutare i suoi membri a superare le difficoltà e a mantenere la fede.
La comunità inoltre può essere un luogo in cui condividere esperienze e storie di fede tra i membri del gruppo, che aiutandosi reciprocamente, sono più connessi e meno soli, rendendoli più pronti nell’affrontare i problemi quotidiani.
Non si trascuri naturalmente l’opportunità che la comunità offre nell’apprendimento e nella crescita spirituale, attraverso la condivisione di conoscenze e la riflessione sulla fede.
Ricordiamo ciò che Gesù ci esorta e che troviamo nel vangelo di Matteo: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli”. (Mt 5,16).
Ecco la ragione per la quale il servizio e il volontariato sono di vitale importanza per la nostra salvezza; e quale miglior luogo possiamo trovare, se non nella comunità parrocchiale, l’opportunità di aiutare gli altri e di mettere in pratica la fede attraverso il servizio e il volontariato, avendo, nel contempo, la possibilità di costruire legami più forti. Infine, ma essenziale, la comunità deve riunirsi per pregare e adorare nostro Signore, creando un senso di unità e di connessione con Dio e i fratelli, realizzando ciò che ci comanda Gesù nel vangelo di Giovanni: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.”(Gv 13, 34)
Non dimentichiamo che la qualità della nostra vita terrena e la “vera” vita che ci attende è segnata dalle qualità delle relazioni che viviamo quotidianamente. Auguriamo, in attesa del Natale, un santo periodo di Avvento a tutti.
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A&M DM da: Il Cenacolo del 1/12/2025 |