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Non siate timidi: se mi volete, ditemelo; vale a dire, pregate, immergetevi bene nel mio ricordo e parlatemi con uno sguardo diretto. È questa la preghiera. Quella che domanda. Quella che loda e ringrazia. Quella che ama. Non credi che lo sguardo diretto che ama è molto eloquente? Non avete, ben particolareggiate, la mia vita e la mia morte? Non potete cogliermi in tale o tal altra pagina del mio Vangelo? La vostra fede non ha bisogno d’esercizio e di occasioni di meriti? Beati quelli che credono, quelli che amano senza aver mai visto. Il regno dei Santi, vale a dire Io, loro appartengo. E che dire di coloro che Mi avranno fatto conoscere agli altri? I missionari, i predicatori, gli scrittori? Essi gusteranno come un doppio banchetto, il loro e quello dei loro beneficati. Anche colui che non avrà insegnato che un solo Pater a un solo bambino, quegli che gli avrà insegnato a dirmi: “Mio Dio, Vi dono il mio cuore“, conoscerà la mia gioia e la mia riconoscenza. Proverà un cielo nuovo, perché Mi avrà fatto glorificare. Oh! Figliola, prega, e non fermarti. Ricordati il tuo Gesù nella sua vita. Per chi pregava? Anche tu prega per gli altri, e Dio s’occuperà di te