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Fa’ che il tuo pensiero salga, salga sempre verso la Santa Trinità. È là la tua famiglia. È là il tuo fine e il tuo centro. Bisogna che tu ti stabilisca colà, perché è la tua dimora. Oh! La bella dimora dei Tre! Chi la racconterà? Ringrazia d’esservi chiamata. Lodala. Cantala, considerando l’abbiezione del tuo nulla e la tenerezza dell’invito. Non trovi che l’invito è già stato lanciato da molto tempo, e che tutti i tuoi desideri dovrebbero convergere per rispondervi? Pensa dunque: una dimora così! Il Seno della Trinità che apre le sue ineffabili delizie per te, nell’Amore inenarrabile del Padre e del Figlio, o dimora benedetta! Come non ci pensi tutti i giorni con accenti infuocati? Chiedi alla tua Madre del Cielo, che ha capito bene, d’introdurvi il tuo cuore. Lei, la Sposa dello Spirito, la Madre del Figlio, la Figlia del Padre, Lei che ad Essi tendeva di continuo il suo cuore immacolato. Ti accompagni Lei davanti a cotesta Trinità Santa di cui tu sei la libera proprietà. Tu pensi: “Questi Personaggi sono tanto grandi! Che posso dire io, tanto piccola?“. Non ti ricordi che è la tua debolezza che attira il tuo Dio? Dagli, soprattutto, la tua fiducia sconfinata, senza limiti, capisci?