SANTI del GIORNO

lunedì 22 dicembre 2025


Santi Cheremone di Nilopoli e compagni Martiri
Santi Demetrio, Onorato e Floro di Ostia Martiri
Santa Francesca Saverio Cabrini Vergine
Sant' Ischirione di Alessandria Martire
Santi Martiri di Rhaitu
Santi Martiri di Via Labicana
Sant' Onorato di Tolosa Vescovo
Beato Tommaso Holland Martire
Sant' Ungero di Utrecht Vescovo


IL SANTO DEL GIORNO

San Flaviano

Martire

Assai difficile è riuscire a far luce sulla vera identità di San Flaviano, considerato martire romano al tempo dell’imperatore Giuliano l’Apostata, ma il cui nome è taciuto da tutti i più antichi martirologi. La tradizione lo vuole marito di Santa Dafrosa (4 gennaio) e dunque padre delle sante Bibiana (2 dicembre) e Demetria (21 giugno). Confessatosi cristiano, venne marcato a fuoco sul volto con il sigillo degli schiavi e condannato al lavoro forzato presso le ter¬me od un tempio pagano presso una località che è stata variamente identificata con Civi¬tavecchia, Acquapendente o Montefiascone. Ma il centro del suo culto è in particolar modo ormai da un millennio proprio quest’ultima pittoresca cittadina laziale. Le reliquie del santo sono conservate in parte nella cattedrale, ma buona parte di esse è invece oggetto di culto nella chiesa intitolata al santo stesso, ai piedi della cittadina. La chiesa di San Flaviano suscita interesse non soltanto per i suoi ricordi di santità, ma anche per i suoi caratteri costruttivi. E’ infatti formata da due edifici sovrapposti, ambedue di tipo basili¬cale a tre navate con abside. Colonne e pi¬lastri sono arricchiti da fantasiosi capitelli scolpiti, che rievocano con prepotente suggestione l’antica arte etrusca, così ricca di testimonianze in quella regione. Una serie di antichi affreschi lungo le pareti arricchisce invece la chiesa inferiore. In questa antichissima chiesa le reliquie di San Flaviano riposano da più di undici secoli. Già nell’852 infatti il pontefice Leone IV ne faceva menzione in una sua lettera. A quel tempo l’edificio era inti¬tolato a Santa Maria e solo più tardi mutò il no¬me in quello del santo, venendo ricostruito nella forma attuale. Papa Urbano IV consacrò il nuovo altare nel 1262 ed alla medesima epo¬ca risale anche la bella facciata monumentale. Le reliquie di San Flaviano furono deposte sotto l’altare, contenute in un’urna di marmo. Nel 1657, con l’imperversare di una pestilenza, si pensò di esu¬mare i resti del patrono per invocarne l’in¬tercessione. Si scoprì così che l’urna era stata interrata in una profondissima fossa, unico modo per sfuggire alla profanazione degli invasori barbari, che devastarono Montefiascone nell’Al¬to Medioevo. Il culto di San Flaviano dunque, seppur ben do¬cumentato e vivamente sentito a Montefiasco¬ne, che gode del suo patronato, non è però mai stato esteso ufficialmente alla Chiesa universale, a differenza di sua moglie Dafrosa che in passato fu inserita nel Martyrologium Romanum. Oggi dell’intera famiglia solamente la figlia Bibiana compare ancora sul martirologio della Chiesa Cattolica.